La rete degli empori solidali dell’Emilia Romagna aggiunge un tassello alla sua storia: si è infatti costituita l’Associazione Empori Solidali Emilia Romagna Odv, ente di secondo livello che vede – per il momento – 16 soci fondatori, tutte associazioni che gestiscono un emporio solidale.
L’assemblea dei soci ha eletto il Consiglio Direttivo, così composto:
Presidente:
Luigi Prini – Il Melograno Odv, Sassuolo
Vicepresidente:
Francesco Colaiacovo – Il Mantello APS, Ferrara
Segretario:
Emilio De Pascale – Emporio Dora Odv, Reggio Emilia
Consiglieri:
Pietro Borghini- Caritas Rimini Odv, Emporio Rimini
Giancarlo Funaioli – Emporio Bologna Pane e solidarietà
Alfonso Bottiglieri – Associazione No Sprechi Odv, Emporio Imola
Maurizio De Vitis – Cento per uno odv, Emporio Dire Fare Creare Parma
La nascita dell’associazione è il naturale proseguimento del percorso iniziato nel 2016, con un coordinamento informale. Nel 2017 è stato siglato un protocollo di intesa con la Regione Emilia Romagna, ANCI, CSVERnet e successivamente esteso ai sindacati CGIL, CISL, UIL. Negli anni la rete – dotata di una struttura organizzativa, ma non di una forma giuridica – ha intercettato donazioni e partecipato a bandi, oltre ad aver organizzato quattro festival, l’ultimo on line risalente a settembre 2021. Un ruolo importante – sia per la nascita di numerosi empori in regione, sia per la tenuta di questa rete – hanno avuto i Centri di Servizio per il Volontariato, che hanno coperto diverse funzioni negli anni: non solo incarichi su specifiche azioni di progetto, ma anche la segreteria tecnico-organizzativa, gestita da CSV Terre Estensi.
La neonata associazione lavorerà dunque in continuità, sviluppando azioni di formazione, sensibilizzazione, advocacy con ricadute positive su tutti gli empori aderenti, ma anche quelli che inizialmente non hanno potuto aderire o hanno preferito crescere e maturare prima di avvicinarsi al livello regionale troveranno massima apertura a spazi di confronto e collaborazione.
“Questa giornata rappresenta l’inizio di una nuova fase: il percorso per arrivare a questo traguardo è durato diversi anni. In particolare, negli ultimi due di pandemia, la rete – come i singoli empori del resto – è stata costretta a reinventarsi, cercando di continuare a lavorare con tutti e per tutti a distanza. L’associazione nasce in un periodo storico complesso, nel quale le disuguaglianze sono sempre più accentuate. Per questo continueremo a lavorare per potenziare sempre di più gli strumenti a disposizione degli empori e migliorare così la loro azione, in termini non solo di sostegno alimentare, ma anche di accompagnamento ai beneficiari e sensibilizzazione della società civile sui temi del contrasto alla povertà socio-economica e della lotta allo spreco, puntando sulla diffusione della cultura della solidarietà.”